Sr. Maria Geltrude Dal Bianco

Sono venuto nel mio giardino, mia sposa, a raccogliere il mio fiore. (Cantico dei Cantici, 5,1)

“Grande gloria è seguire Dio, essere a lui graditi è lunga vita” (Sir. 23,28). Queste parole possono descrivere sinteticamente l’essenza di sr Geltrude Dal Bianco.

Nata a Campolongo (TV) il 20 settembre 1920 da Guerrino e Sossai Carolina, Elisa è cresciuta in una famiglia decisamente numerosa: ben 15 figli! Questo l’ha sicuramente aiutata a vivere in profondità il valore dei legami familiari e sociali.

Il suo cammino tra le Religiose del Santo Volto è iniziato il 17 settembre 1945 e la Beata Maria Pia Mastena è stata per sr Geltrude un punto di riferimento costante lungo tutto la sua vita.

Dopo la Prima Professione avvenuta a San Fior il 9 maggio 1948 fu la stessa Madre Fondatrice, prima di iniziare la missione di Toulon in Francia e poi chiudere il suo cammino terreno, a chiedere a sr Geltrude un grande gesto di fiducia ed obbedienza: partire per un paese straniero da giovane suora, con poca esperienza ma con tanta fede.

Pur con timore sr Geltrude si è fidata del Signore e della Beata Mastena ed è stata per ben 35 anni un punto di riferimento non solo per le Suore del Santo Volto in Francia, ma per molte persone che in qualsiasi modo avevano a che fare con la Casa di Cura di Toulon.

Al suo rientro in Italia ha donato il suo apporto concreto nelle comunità di San Fior, S. Maria delle Mole, Sarteano, per ritornare poi a Casa Madre dove ha concluso la sua vita ultracentenaria.

Il suo servizio come “cuoca” travalicava pentole e fornelli, perché era finalizzato al bene degli altri ed illuminato dal vero “Bene”, quello che lei vedeva nella ricerca costante del Volto del Signore, non solo quello bello e glorioso, ma anche il Volto segnato dalla sofferenza e nascosto in tanti volti concreti di persone che lei incontrava nel quotidiano.

Sr Geltrude amava fare le cose “bene”, con ordine e sapienza, ma anche con quel pizzico di umorismo che rallegra la vita. Come in cucina, anche nella vita e nelle relazioni aveva imparato,anche dagli inevitabili errori quotidiani, l’importanza delle giuste dosi e dei sapori buoni.

Per lei la preghiera, sia liturgica che personale, era un valore essenziale che diventava ancora più significativo se celebrato in comunità. Sì, la “comunità” era un altro dei suoi pilastri: le relazioni sia con la famiglia di origine che con quella religiosa erano per lei di grande importanza, per questo ci teneva ad avere buoni rapporti con tutti, così che non poteva andare a riposare senza chiedere scusa per le piccole mancanze che potevano aver offuscato l’armonia quotidiana.

E poi, nella sua semplicità, è stata anche una maestra di preghiera, tanto che chiunque stava vicino a lei, soprattutto negli ultimi anni della sua vita nell’infermeria di Casa Madre, imparava non solo delle preghiere, ma ad arricchire il tempo con il ritmo della preghiera. Provate a chiedere alle signore che collaborano con noi in questa casa, quante belle espressioni di preghiera hanno imparato da sr Geltrude. Lei ha davvero trovato la sua “gloria” non nelle cose che passano, ma nel seguire Dio, nella luce del Santo Volto, del suo amato Sposo che le ha fatto dono di una lunga vita, ricca di belle e semplici testimonianze di servizio ed attenzione concreta all’altro, chiunque fosse.

Grazie “fior del giardino” celeste, adesso sei con la Vergine Maria, con la Madre Fondatrice, con tante consorelle, con i tuoi cari e con loro puoi cantare piena di gioia le lodi al tuo Signore.

Sicuramente ora potrai chiedere al Santo Volto il grande dono per cui sempre pregavi: quelle sante vocazioni per la Chiesa e la nostra famiglia religiosa, per cui hai sempre offerto e implorato!

Grazie sr Geltrude! Continua a pregare per noi.

Sr. Daniela Martinello


  • Curia Generalizia RSV
  • Via San Paolo Apostolo, 99 - 00040 Santa Maria delle Mole (RM) - ITALIA
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.